La Settimana Santa di San Nicandro Garganico riporta tradizioni secolari, che incardinate nella liturgia cattolica antica rientrano nel panorama rappresentativo dei riti pugliesi, con evidenti elementi dell’ambito molisano-abruzzese importanti dai rapporti della transumanza.
L’Ufficio delle Tenebre, celebrato nelle chiese delle confraternite fino alla fine degli anni ’60 del secolo scorso e poi desueto, dal 1975 è stato sostituito nel Mercoledì Santo da una Via Crucis che percorre le principali strade cittadine con un seguito notevole di persone.
Particolare rilievo assumono gli allestimenti dei Sepolcri nel Giovedì Santo, gli altari adornati con una particolare solennità, eleganza e precisione che restano visitabili per tutta la notte e fino al mattino seguente, mentre le cinque confraternite girano, ognuna per conto proprio, le Sette Chiese in visita.
Momento centrale è la Processione dei Misteri nel Venerdì Santo: una lunghissima fila di gruppi ecclesiali, ordini e confraternite in variopinti abiti solenni, scorta le statue ottocentesche dei Misteri della Passione, a cui segue il Cristo Morto adornato di centinaia di rose offerte dai fedeli e la statua della Madonna Addolorata, ieratica e austera, a cui seguono i cantori, le autorità civiche e un fiume immenso di fedeli.
Tratto distintivo di questa processione del Venerdì Santo, che rappresenta il momento centrale dei riti pasquali per tutta la città, è il grande silenzio, interrotto soltanto dal Miserére e dai canti della Passione che, uditi dapprima in lontananza, aumentano di intensità anche emotiva man mano che si sentono avvicinare. A fare da cornice, l’ordine e la compostezza delle associazioni ecclesiali partecipanti. Il tutto in un’aura mesta, che dà il senso della tragedia nella morte di Cristo, quasi il più grave e solenne dei funerali dell’anno.
I riti pasquali di San Nicandro Garganico si inseriscono pienamente nella simbolicità popolare promossa dalla predicazione passionista sin dal Settecento, che narrava gli istanti ultimi della Redenzione operata dal Cristo sull’umanità esibendo simboli e immagini, spesso forti e tragiche, finalizzate ad imprimere in modo indelebile nelle persone la storia della salvezza raccontata dai vangeli e celebrata dal “vetus ordo” della liturgia cattolica.Elemento di rilievo è anche la professione di fede, intima e corale, che esibisce quei simboli quasi come trofeo e vanto di appartenere ad un credo salvifico.
La partecipazione ai riti pasquali sannicandresi, particolarmente nella solenne processione del Venerdì Santo, ha sempre identificato un fatto di popolo assolutamente totalizzante. Il Venerdì Santo, specie in passato, è sempre stato al pari di una festa patronale per partecipazione e per valore identitario.
Il taglio quasi “esibizionista” di fede, si riverbera nell’ordine e in elementi come gli abiti delle confraternite, che rilevano un valore sartoriale non di poco conto, tipico della Puglia, con influenze che vanno dall’area abruzzese alle contaminazioni aragonesi.
La solennità, sia per l’approccio di chi organizza sia nella percezione dell’osservatore, è l’elemento principale, che nulla lascia al caso e che evidenzia un’attenzione per i particolari quale generosa esibizione di un modo di essere e di vivere, proiettato in questo caso tutto nella testimonianza di fede.
San Nicandro Garganico | 126/04/2025 | 20:30 | Via Crucis Cittadina |
Partendo dalla Chiesa Madre | 17/04/2025 | 21:00 | Visita ai ‘Sepolcri’ |
PRESSO GLI ALTARI SOLENNEMENTI ALLESTITI NELLE CHESE DELLA CITTÀ | 18/04/2025 | 09:30 | TRASLAZIONE DEL VENERATO SIMULACRO DELLA VERGINE ADDOLORATA NELLA CHIESA MADRE |
Partendo dalla Chiesa Madre | 18/04/2025 | 19:00 | Processione dei Misteri |
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